GRANDE SUCCESSO DI PUBBLICO AL CONVEGNO “NOCCIOLO, NOCE E CASTAGNO:TECNICA ED OPPORTUNITA’ “

0

“Oltre  cinquecento persone, in maggior parte tecnici ed agricoltori provenienti da ogni parte d’Italia, hanno partecipato al tradizionale appuntamento di primavera a Cherasco (CN) dedicato alla frutta in guscio, a dimostrazione del grande interesse suscitato da queste colture ed in particolare dal nocciolo” commenta al termine dell’evento Gianluca Griseri, responsabile tecnico Ascopiemonte.

 Quest’anno l’evento, organizzato l’11-6-2016 da Confagricoltura Cuneo, Ascopiemonte e Piemonte Asprocor, ha riguardato anche noce e castagna alle quali è stata dedicata un’apposita sessione nel pomeriggio. Come nelle edizioni precedenti, gli interventi sono stati moderati da Ercole Zuccaro, direttore di Confagricoltura Torino.

 Dopo i rituali saluti delle autorità e dei Presidenti delle Organizzazioni dei produttori, i lavori sono stati aperti da Alberto Manzo, coordinatore del Tavolo di Filiera del MiPAAF, il quale ha illustrato le azioni adottate nell’ambito del Piano Corilicolo Nazionale 2010-2012 per lo sviluppo della coltura ed il sostegno dei redditi dei corilicoltori. Sono stati finanziati 13 progetti, quattro dei quali hanno riguardato il Piemonte. L’impegno complessivo di finanziamento a livello nazionale è stato di 2,4 milioni di euro. Il relatore nella seconda parte del suo intervento si è soffermato sulla necessità di migliorare la qualità del materiale di moltiplicazione anche attraverso la certificazione volontaria di processo e di prodotto che superi l’attuale livello rappresentato dalla C.A.C. comunitaria.

La seconda relazione è stata presentata da Giuseppe Russo, presidente FNP Frutta in Guscio di Confagricoltura, che ha illustrato la situazione attuale del comparto a livello mondiale e nazionale. Le superfici globali sono in costante aumento, mentre le produzioni sono altalenanti da un anno all’altro a causa soprattutto dei fattori climatici. Al primo posto è sempre la Turchia (701.141 ha nel 2014), seguita dall’Italia (72.125 ha), mentre al terzo posto si posiziona l’emergente Azerbaijan (23.000 ha). Anche nel nostro Paese le superfici sono aumentate negli ultimi 5 anni seppur in misura diversa nelle varie regioni. Nel 2015 al primo posto troviamo la Campania (20.418 ha), seguita dal Lazio (19.401 ha), mentre il Piemonte è al terzo posto con 18.214 ha. Dopo il boom del 2015, i prezzi si sono assestati pur rimanendo al di sopra dei valori precedenti, questo si è verificato in particolar modo in Piemonte anche per merito dell’azione svolta dalle Organizzazioni dei produttori. In conclusione il Relatore ha avanzato alcune richieste al MiPAAF: riattivare il Tavolo di filiera su nuove basi, concedere aiuti accoppiati per il nocciolo e riconoscere il mancato reddito per superfici a nocciolo nei primi anni.

Successivamente ha preso la parola Meritxell Palau Gené di ADV Avellana Reus (Spagna) che ha descritto la corilicoltura spagnola, prevalentemente concentrata in Catalogna. In quel Paese nell’arco di 45 anni il nocciolo ha perso circa 18.000 ha di superficie coltivata prevalentemente a favore di vigneti di grande prestigio. In quel Paese il comparto è caratterizzato da una forte organizzazione cooperativa  con strutture  sia di primo che di secondo livello, che riguardano tutta la filiera, dalla produzione della materia prima fino alla commercializzazione di diverse tipologie di prodotti alimentari finiti. Circa il 55% della produzione totale è controllata dalle cooperative.

Eddo Rugini dell’Università della Tuscia di Viterbo ha descritto la corilicoltura laziale, prevalentemente concentrata in provincia di Viterbo. Il panorama varietale è rappresentato da tre cultivar: Tonda gentile romana, Nocchione e Tonda di Giffoni. Le produzioni sono di qualità per merito di una particolare vocazionalità ambientale e dei genotipi utilizzati, mentre occorre migliorare le tecniche agronomiche con particolare riferimento a: vivaismo, potatura, forme di allevamento, irrigazione soprattutto nei mesi più caldi quando si verificano deficit idrici, concimazione, gestione del suolo e raccolta meccanica. Per dare risposte adeguate, l’Università della Tuscia sta sviluppando diverse ricerche su questi argomnenti. Inoltre sta conducendo alcuni programmi di miglioramento genetico per la cui conclusione si rende necessario poter contare su finanziamenti a lungo termine che attualmente mancano.

Da ultimo Andrea Allavena del CREA, Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria, ha presentato un progetto di ricerca sulle “Tecnologie innovative per il miglioramento del nocciolo” presentato alla Fondazione Cassa Risparmio di Cuneo. Utilizzando tecnologie di mutagenesi sito-specifica si conta di produrre  mutazioni puntiformi nel DNA del nocciolo al fine di migliorare diversi caratteri della pianta e del prodotto.

In conclusione Roberto Abellonio, direttore di Confagricoltura Cuneo, nel salutare i partecipanti ha messo in guardia sulla necessità di governare adeguatamente tutta la filiera per evitare che l’attuale euforia, legata al particolare prezzo delle nocciole, si traduca in un pericoloso boomerang per il comparto. Le Organizzazioni dei produttori intendono svolgere un preciso ruolo affinché ciò non avvenga.

 

 

 

 

Scarica le relazioni sul nocciolo:

Il settore corilicolo nel comparto della frutta a guscio

Autore: Alberto Manzo – Ministero Politiche Agricole Alimentari e Forestali – Roma

 

Settore corilicolo: analisi e proposte

Autore: Giuseppe Russo – Federazione Nazionale Prodotto Frutta in Guscio – Confagricoltura – Roma

 

Caratteristiche delle coltivazioni di nocciolo in Catalogna

Autori: Meritxell Palau Genè e Roger Palau Genè – ADV de l’avellana – Reus (Spagna)

 

Il nocciolo nel Lazio

Autori: Eddo Rugini e Valerio Cristofori – Università Studi Tuscia – Viterbo

 

Progetto di ricerca: Tecnologie innovative per il miglioramento del nocciolo

Autore: Andrea Allavena – CREA – Sanremo (IM)

 

Scarica relazioni sul castagno:

Il Piano del settore castanicolo e la sua attuazione da parte delle Regioni

Autore: Alberto Manzo – Ministero Politiche Agricole Alimentari e Forestali – Roma

 

Centro Regionale di Castanicoltura

Autori: Gabriele Loris Beccaro e Maria Gabriella Mellano – Università Studi Torino

 

Castagno: dalla tradizione all’innovazione

Autore: Roberto Botta – Università Studi Torino

 

La castanicoltura nel Lazio: quali prospettive?

Autore: Andrea Vannini – Università Studi Tuscia – Viterbo

 

Scarica le relazioni sul noce:

Il Settore nocicolo nel comparto della frutta in guscio

Autore: Alberto Manzo – Ministero Politiche Agricole Alimentari e Forestali – Roma

 

Noce da frutto è una opportunità?

Autore: Alberto Valier – Agronomo, agricoltore

 

Noce: tecnica e opportunità

Autore: Eugenio Cozzolino – Agronomo libero professionista

 

 

Comments are closed.